lunedì 21 gennaio 2008

Si fa sera



E si fa sera,

scende una luna bianca,

tra le cortine di seta oscura

di stelle trapuntata...

Oh, come vorrei

un mare calmo

di acque tiepide e profonde

mentre il sole copre

di splendore rosato

l'oceano ammantato

di sabbia e odore

di pini e abeti...

E invece muore

il giorno e si fa sera

ma è pur dolce

questo riposo

e questo ritorno, e forse

questa paura...

E nel silenzio



E nel silenzio si snoda il ricordo
di fuochi lontani, di mari
nella tempesta del vento
e questo silenzio
della natura mi avvolge
circondando il cuore, invadendo la mente,
salendo e scendendo la rapide del fiume
in piena ,dei miei pensieri
e delle mie parole.
Un suono rindonda , è l'eco
delle cose che non so,
è il braccio di un navigatore
nelle onde impetuose della notte
lì dove la stella del mattino brilla più in alto.
A quando la mia pace, a quando dolci acque d'estate serena,
e una lieve brezza a sussurrarmi: non temere...

Benedetta tristezza

Quando tutto sembra perso e l'anima crolla in mille pezzi rovinata ,quando il dolore scava nel profondo del cuore una ferita più lunga della stessa vita e quel senso d'ignoto assale, la premonizione di un futuro rubato percuote la mente e i pensieri si affollano persistenti sulla propria sofferenza ,è il momento di ringraziare il dolore
questo dolore umano che fortifica e rende tutti più uomini e donne
perchè non c'è perdita più grande di un'offerta d'amore
di un silenzio nascosto a chiunque ignoto
ma più di tutti noto a chi sa già e tutto il creato abbraccia.
Il dolore è come un forziere d'oro: tutto compra, ciò che più vale
e che non può essere rubato.
Benedetta tristezza, beata miseria
vittoria stolta eppure l'unica vera tra i vincenti della vita.
Consolazione e forza di chi sa che soffrire non è
una condanna, non è una sfortuna, ma un'unica vera carezza così strana ma così sincera.

Povero cuore

Povero cuore martoriato
questo cuore, umiliato,
irretito nella pazienza,
lacerato dalla speranza
tanto più sfregiato
quanto più fedele
calpestato,nulla teme
teme solo l'abbandono
e questo è stato
di quel cuore
che ha tanto amato.

Nel sonno dell'incanto


Nel sonno dell'incanto
immersa, immensa quiete.
Questo suono tra le onde
a darmi spazio, lungo le coste,
le rive della laguna in piena,
nell'ora dello zenith d'agosto aprile.
Cosa so del mondo, cosa so delle voci e degli echi
in queste grotte ombreggiate dalla luce?
Solo un rombo del tuono
in arrivo, e il temporale che passa
via veloce come il passero all'orizzonte.

Non lasciarmi da sola

Non lasciarmi da sola,
al bivio della menzogna
dammi solo un pò
della tua saggezza,
della tua eterna sapienza,
che costituisce la realtà di noi tutti,
per sapere e per imparare.
Dammi solo uno pò di affacciarmi
a conoscere la Tua Persona
Umana
per non inciampare nel vuoto,
in bilico tra velata certezza
e una dubbia irrealtà.
Fammi essere persona,
cosciente e libera,
liberami dall'ignoranza,
libera di camminare sulla strada sicura.